
Il sangue non può essere riprodotto in laboratorio e per questo motivo l'unico modo per renderlo disponibile è quello di essere donato. Donare il sangue è un atto di solidarietà, amore e grande civiltà, un comportamento altruistico che hanno le persone sensibili che sono volenterose di compiere una buona azione. La donazione del sangue, anche se in forme diverse, avviene in tutto il mondo. Il donatore è volontario, non retribuito ed anonimo, così come anonima è la persona che riceverà il sangue donato. Questo si traduce in un contributo alla società e sviluppa un grande senso di appartenenza alla stessa. Ma allora perché tanti potenziali donatori decidono di non donare? Una cosa è chiara, qui la famosa frase "Tutti sono utili e nessuno è indispensabile" proprio non vale, anzi, ognuno dei donatori è indispensabile. Forse entra in gioco l'abitudine a fare altro nella vita pensando che tanto ci sta chi dona oppure non ci si rende conto che la quantità di sangue necessaria giornalmente è in continua crescita e magari la realtà ci viene sbattuta in faccia solo quando noi o un nostro amato ha bisogno di una trasfusione. Per alcuni invece entra in gioco la paura degli aghi o che la donazione possa in qualche modo nuocere alla propria salute.
Sfatiamo quindi falsi miti: chi sono il sangue non rischia alcuna malattia perché il prelievo viene effettuato in ambiente protetto ed utilizzando materiali/attrezzature usa e getta. Al contrario il sangue donato viene sempre analizzato e quindi il donatore ha costantemente sotto controllo il proprio stato di salute. Per quanto riguarda la paura di provare dolore possiamo rassicurare tutti che il prelievo è assolutamente indolore, dura dai dieci a quindi minuti ed i donatori sono assistiti sempre da personale specializzato.
La donazione avviene in modo pressoché indolore e sotto stretta sorveglianza di personale specializzato e prima di ogni donazione, l’equipe medica si accerta che il donatore sia in condizioni fisiche idonee e solo in quel caso permette di donare.
Inoltre chi dona non corre in alcun modo il rischio di contrarre malattie perché il prelievo è eseguito con l’utilizzo di materiale/attrezzatura usa e getta ma grazie alla donazione, invece, potrà continuamente tenere sotto controllo la propria salute perché ad ogni donazione parte del sangue donato viene utilizzata per eseguire una serie di esami che hanno lo scopo di tenere sotto controllo la salute del donatore e del ricevente. I controlli che vengono eseguiti ogni volta sono:
- emogruppo
- transaminasi (ALT)
- ricerca anticorpi anti-HIV1-2
- ricerca antigene HBsAg
- ricerca anticorpi -HCV
- sierodiagnosi della lue (RPR)
Gli esiti di questi esami, possono essere richiesti dal donatore alla sede AVIS di appartenenza. Nel caso in cui un donatore presentasse un risultato positivo o dubbio per uno dei marcatori sierologici (HCV, HIV, HBV, LUE) sarà direttamente contattato dai medici dell’ Ospedale o dal medico responsabile della sezione AVIS locale.
Inoltre:
Al lavoratore dipendente che cede il proprio sangue gratuitamente viene concessa una giornata di riposo che viene indennizzata.
A CHI SPETTA
La giornata di riposo retribuita spetta a tutti i lavoratori dipendenti con qualsiasi qualifica, assicurati presso l'Inps, indipendentemente dal settore lavorativo.
A CHI NON SPETTA
- ai lavoratori autonomi;
- ai lavoratori che versano contributi nella gestione separata.