Durante le celebrazioni dedicate a San Ormisda e San Silverio, l’associazione ha unito spettacolo, istituzioni e un appello civico legato alla tutela del patrimonio artistico cittadino.
Frosinone – Eventi culturali e vita cittadina
Le celebrazioni dei Santi Patroni di Frosinone, San Ormisda e San Silverio, hanno rappresentato anche quest’anno un momento di forte partecipazione cittadina. Nel centro storico si è svolta una serata che ha unito intrattenimento e presenza istituzionale, con la partecipazione del comico e conduttore televisivo Max Giusti, protagonista di uno spettacolo accolto con grande favore dal pubblico.
All’evento erano presenti rappresentanti della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e dell’Amministrazione comunale, a sottolineare il valore simbolico delle celebrazioni patronali come momento di incontro tra comunità civile, religiosa e culturale.In questo contesto si è inserito l’intervento di AVIS Comunale Frosinone, che ha colto l’occasione per ribadire un ruolo sempre più ampio all’interno della vita cittadina. Oltre all’impegno storico nella promozione della donazione del sangue, l’associazione si sta infatti distinguendo anche come promotrice di iniziative culturali e di valorizzazione del patrimonio artistico locale.
AVIS Comunale Frosinone è attualmente depositaria di circa cento opere d’arte donate per finalità filantropiche dall’artista contemporaneo Alberto Spaziani, classe 1937, ancora attivo nel panorama culturale italiano.
Proprio in relazione a una di queste opere, un quadro storico a lungo considerato disperso e recentemente ritrovato, AVIS ha promosso un appello pubblico rivolto al Vescovo di Frosinone, monsignor Ambrogio Spreafico. L’associazione chiede che il quadro ritrovato venga collocata in modo visibile all’interno della Cattedrale di Santa Maria Assunta, nel cuore del centro storico cittadino.
Noi sosteniamo che la richiesta rispecchia la volontà espressa dall’artista stesso al momento della donazione. L’obiettivo è rendere l’opera pienamente fruibile a cittadini e fedeli, valorizzandone il significato storico, artistico e identitario per la città di Frosinone.
La collocazione dell’opera in un luogo accessibile e centrale come la Cattedrale rappresenterebbe un atto di restituzione simbolica alla comunità, in linea con lo spirito filantropico della donazione.
L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio che vedrà prossimamente l’organizzazione di una mostra dedicata alle opere donate, confermando la volontà di AVIS Frosinone di proporsi come soggetto attivo non solo nel campo del volontariato sanitario, ma anche nella promozione della cultura e della memoria storica del territorio.
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