Un donatore si definisce “periodico” quando effettua la donazione del sangue per più di due volte presso la stessa struttura trasfusionale. La periodicità assicura al sistema una base solida di persone
disposte a donare permettendo una migliore programmazione e anche un intervento tempestivo, ad esempio con chiamate "ad hoc".
Ricordiamo che l'intervallo minimo tra due donazioni è di 3 mesi per gli uomini e 6 mesi per le donne in periodo fertile mentre tale intervallo si riduce a 14 giorni in caso di donazione del solo plasma (leggi anche: Tipi di donazione).
Il donatore periodico ha poi il vantaggio di monitorare continuamente il proprio stato di salute grazie agli esami che vengono effettuati sul sangue donato:
- glicemia, creatininemia, alanin-amino-transferasi, colesterolemia totale e HDL, trigliceridemia, protidemia totale, ferritinemia, vengono effettuati con cadenza almeno annuale
- il medico del centro trasfusionale può, a sua discrezione, prescrivere esami ulteriori
- Vaccinazione antinfluenzale gratuita: da 2018 per tutti i donatori in possesso di attestato di donazione o di iscrizione ad una associazione di volontari.
Infine, per i lavoratori dipendenti che donano il sangue, grazie alla Legge 219 del 2005, hanno diritto ad una giornata di permesso retribuito (quello in cui si è effettuata la donazione). Ad egli sarà rilasciato un attestato dal centro trasfusionale che dovrà consegnare al proprio datore di lavoro.
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